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Dolori addominali: 3 cibi da evitare

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I dolori addominali sono un disturbo molto comune che può colpire persone di tutte le età. La sensazione di disagio che provoca può variare da un lieve fastidio a un dolore acuto e debilitante.

Molte persone sperimentano questi sintomi senza però riuscire a individuare una causa precisa, attribuendo spesso il malessere a fattori temporanei come ad esempio lo stress o l'indigestione.

Tuttavia, quando i dolori addominali diventano ricorrenti o persistenti, potrebbe essere il segnale di un problema sottostante che merita attenzione. In quest'articolo, quindi, andremo a vedere insieme come indagare su questo spiacevole sintomo.

La natura complessa dei dolori addominali

Il dolore addominale è un sintomo generico che può derivare da una vasta gamma di cause. Dalla semplice indigestione alla sindrome dell'intestino irritabile (IBS), fino a condizioni più gravi come le malattie infiammatorie intestinali o l'ulcera peptica.

La maggior parte delle volte il dolore addominale è associato anche a gonfiore, crampi, diarrea o stitichezza, rendendo difficile la diagnosi corretta senza un approfondito esame medico.

Tantissime persone sperimentano dolori addominali occasionali, in particolar modo dopo un pasto particolarmente abbondante o pesante, e di conseguenza tendono a non darci troppo peso.

Tuttavia, quando questi episodi si verificano frequentemente, è importante indagare sulle possibili cause. Tra queste, una delle più comuni ma meno riconosciute è l'intolleranza alimentare.

Intolleranze alimentari: un colpevole silenzioso

Le intolleranze alimentari si verificano quando il corpo ha difficoltà a digerire certi cibi o componenti di essi. A differenza delle allergie alimentari, che coinvolgono il sistema immunitario e possono causare reazioni immediate e potenzialmente gravi, le intolleranze alimentari tendono a manifestarsi con sintomi più subdoli e ritardati.

Tra i sintomi più comuni, oltre ai dolori addominali, ci sono gonfiore, gas, diarrea e stanchezza cronica. Al tempo stesso, però, occorre sapere che ci sono alcune tipologie di alimenti che ti permetteranno di contrastare i dolori addominali.

I tre alimenti da evitare: quali sono?

Il primo passo per evitare i dolori addominali è sicuramente quella di prestare attenzione agli alimenti nella quotidianità. Ecco i tre cibi che spesso sono associati a intolleranze alimentari e che possono essere causa di dolori addominali:

Latticini

Il lattosio, lo zucchero presente nel latte e nei suoi derivati, è un comune responsabile di dolori addominali. Molte persone, soprattutto in età adulta, perdono la capacità di produrre sufficiente lattasi, l'enzima necessario per digerire il lattosio.

Inevitabilmente, tutto ciò porta a fermentazione intestinale, gas e crampi. Se si sospetta un'intolleranza al lattosio, è consigliabile eliminare o ridurre i latticini dalla dieta per vedere se i sintomi migliorano.

Glutine

Il glutine è una proteina presente, solitamente, in grano, orzo e segale. Sebbene solo una piccola percentuale della popolazione soffra di celiachia, una malattia autoimmune grave in cui il glutine danneggia l'intestino tenue, molte altre persone possono avere una sensibilità al glutine non celiaca.

Questa condizione può causare dolori addominali, gonfiore e alterazioni del transito intestinale. Anche in questo caso, provare una dieta priva di glutine può aiutare a identificare se questo è il fattore scatenante.

Fruttosio

Infine, il fruttosio è uno zucchero naturale presente in frutta, miele e alcune verdure, ma è anche utilizzato come dolcificante in molti alimenti trasformati. Alcune persone hanno difficoltà a digerire il fruttosio, una condizione nota come malassorbimento del fruttosio.

L'importanza di un test del DNA per le intolleranze alimentari

Qualora si sospetti che i dolori addominali possano essere collegati a un'intolleranza alimentare, è fondamentale prendere in considerazione l'idea di effettuare un test del DNA con Holifya.

Questi test possono fornire una panoramica dettagliata delle predisposizioni genetiche a determinate intolleranze. A differenza dei test tradizionali, che spesso richiedono l'eliminazione di cibi dalla dieta, i test genetici offrono una risposta più precisa e definitiva.

Infatti, i test del DNA per le intolleranze alimentari funzionano andando ad analizzare specifici marcatori genetici che sono associati a una maggiore probabilità di sviluppare intolleranze.

Per esempio, il gene LCT è collegato alla capacità di digerire il lattosio, mentre certi alleli del gene HLA sono associati alla celiachia. Conoscere queste informazioni può aiutare a personalizzare la dieta in modo più efficace, evitando cibi che possono causare disagio.

Inoltre, un test del DNA può prevenire l’eliminazione inutile di alimenti dalla dieta, che potrebbe portare a carenze nutrizionali. Pertanto, una diagnosi precisa permette di fare scelte alimentari informate, mantenendo una dieta equilibrata e sana.

Considerazioni finali

I dolori addominali sono un problema piuttosto comune, ma la maggior parte delle volte viene sottovalutato. Anche se identificare la causa può richiedere tempo e pazienza, ciò è essenziale per migliorare una volta per tutte la qualità della vita.

Le intolleranze alimentari sono una causa frequente di dolori addominali, e identificare i cibi che provocano questi disturbi è il primo passo verso il benessere. Considerare l’idea di un test del DNA potrebbe essere una scelta saggia per chi cerca una soluzione definitiva.

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